Ho chiesto alle più importanti società partecipate dalla Regione Lazio (LazioCrea, Astral, Cotral e Arsial ) di farmi avere l’elenco dettagliato degli incarichi esterni, di consulenza tecnica, amministrativa e legale, che le Aziende hanno affidato nel periodo dal 1 gennaio 2018 fino ad oggi, nonché l’indicazione di eventuali futuri incarichi di collaborazione che le stesse hanno in animo di stipulare entro il prossimo 31 dicembre 2018. Fermo restando che le suddette informazioni dovrebbero già essere oggetto di pubblicazione in apposita sezione del sito internet aziendale, ex art. 15 – bis del D. lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (Decreto Trasparenza), l’istanza è motivata dalla necessità di disporre di un quadro quanto più esaustivo ed aggiornato degli affidamenti effettuati e da effettuare e dell’incidenza del relativo costo sulla spesa regionale nel complessivo. Con questa richiesta ho inteso esercitare in pieno la mia funzione di Consigliere, che mi dà la possibilità, tra le altre, di ottenere dagli uffici regionali e da quelli degli enti pubblici dipendenti, delle agenzie e degli organismi istituiti dalla Regione o che comunque esercitano funzioni e compiti da essa conferiti, tutte le informazioni necessarie e di esaminare ogni documento attinente all’attività svolta. In questo caso ho voluto verificare che nell’attribuzione di incarichi e di consulenze, settore degli affidamenti che tanto ha fatto discutere negli anni passati per il continuo rischio di possibili abusi o spese oltre misura, le società in-house della Regione stessero procedendo con le dovute cautele, nel rispetto dei principi di efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. Le società partecipate devono sapere che la nostra attenzione è e rimarrà sempre alta nei loro confronti e nei confronti di qualsiasi ente o organismo che gestisca denari pubblici per conto dei cittadini della nostra Regione. Per il testo della lettera all’Astral leggete qui . Per il testo della lettera a LazioCrea leggete qui. Per il testo della lettera al Cotral leggete qui. Per il testo della lettera all’Arsial leggete qui