Il Consiglio regionale del Lazio ha dedicato una seduta straordinaria all’emergenza coronavirus. Ecco alcuni passaggi del mio intervento in aula. “..L’ assessore alla Sanità D’Amato conosce la nostra proposta, perché l’abbiamo depositata all’inizio del Covid. Occorre ripensare il sistema delle RSA e delle case di riposo. Noi siamo per una riorganizzazione della rete ospedaliera che si concentri su 3, 4, 5 Covid Hospital, perché chiaramente immaginare più reparti Covid, come è stato fatto – capisco l’emergenza, capisco il fatto di essere stati presi in contropiede – è una cosa che non funziona, che ha comportato tantissimi disagi nei vari reparti degli ospedali, che sono stati chiusi. Faccio l’esempio della Cardiologia del Policlinico Umberto I, della Cardiologia B, della Cardiochirurgia. Potete immaginare il disagio che c’è stato in questi giorni, in queste ore, con le liste d’attesa che si sono fortemente irrobustite e quindi un disagio generale. Noi siamo per la concentrazione di Covid hospital e per il rafforzamento del territorio. Lei, Presidente Zingaretti, ha parlato di investimenti, di risorse che arriveranno anche dall’Europa, dei 3,5 miliardi che sono stati stanziati nel decreto, ebbene il primo investimento che si deve fare in questa regione è il territorio, perché il territorio, Presidente, non esiste, non c’è. Lei ha richiamato i medici di medicina generale, che sicuramente si dice sempre che sono una grande organizzazione, una grande ricchezza, ma noi li abbiamo ascoltati e posso dirle che i medici di medicina generale. sono molto arrabbiati, perché sono stati lasciati soli, perché non c’è s quel necessario coordinamento tra i medici di medicina generale, le ASL e i distretti sanitari, non c’è quel collegamento e quel coordinamento che ci dovrebbe essere. La sorveglianza domiciliare non esiste. Non ci sono le diagnosi e i trattamenti precoci……
Secondo me l’unico modello al quale noi ci dovremmo richiamare è il modello della Regione Veneto. La Regione Lombardia purtroppo ha avuto una serie di problemi e ha avuto una serie di carenze perché è ospedalocentrica, perché là il territorio non c’è, non ha fatto filtro, e abbiamo visto quello che è successo. Poi per fortuna ha in parte retto l’urto perché ci sono grandi ospedali di eccellenza in Lombardia. Però, Presidente, se si vuole rifare a un modello, il modello è quello del Veneto. Lì si è dimostrata la presenza importante di tutto il territorio, il coordinamento con i medici di base……
Il tema dei dispositivi è un tema molto importante. Lì non dovevamo sbagliare, non si poteva sbagliare, si doveva organizzare meglio tutto l’approvvigionamento, perché molti operatori sanitari, purtroppo, oggi non ci sono più proprio perché sono stati contagiati perché non avevano l’attrezzatura sufficiente, l’attrezzatura idonea……
Presidente Zingaretti, con astuzia ha fatto un intervento lungo, di 50 minuti, ha parlato un po’ di tutto e ha sorvolato, ha sfiorato un po’ quello che è accaduto nel Lazio, che è una cosa che non fa piacere a nessuno. Le posso assicurare che non fa piacere neanche all’opposizione. Non ci fa piacere perché, comunque, si è un po’ offuscata l’immagine di questa Istituzione. Lei ha fatto una campagna elettorale, specialmente quella del 2013, Presidente, imperniata tutta sulla trasparenza. Lei accusò il centrodestra di essere una coalizione di appestati, di persone che avevano solo portato avanti l’imbroglio e che lei, invece, avrebbe riportato questa Regione ad essere pulita, trasparente, una casa di vetro. Nel suo programma del 2013, sono andato a rileggerlo, 32 volte si richiama alla trasparenza. La Presidenza Polverini, tanto vituperata, Presidente, si dimise per una responsabilità non sua, non della Giunta, ma del Consiglio, di un Gruppo, allora PdL, parliamo solo di 1.200.000 euro rispetto alle cifre rispetto alla complessità della cifra che tutti quanti conosciamo… Sappiamo che tutti i Gruppi furono coinvolti in quella vicenda. Per una responsabilità non della Presidenza, non della Giunta, rassegnò le dimissioni. Non voglio dare nessun messaggio di questo tipo. Lei saprà cosa dovrà fare, però credo sia importante sentire questa responsabilità, capire. Lei ha parlato anche di “porto delle nebbie”. Sicuramente, la sua Giunta oggi non viaggia su un canale chiaro e trasparente. Anche là c’è un grande porto delle nebbie.”