E’ iniziata in Consiglio regionale la discussione sulla proposta di legge ‘Disposizioni in materia di sistema integrato di educazione e istruzione per l’infanzia’. Un tema assai delicato e importante. Nel mio intervento durante la discussione generale ho evidenziato come con questa pdl venga fatta una piccola azione di razionalizzazione, perché si va effettivamente ad abrogare due leggi, la legge n. 5/1973 e la legge n. 59/1980. Quindi, sotto il profilo del riordino normativo sicuramente raggiunge un risultato, però ho anche voluto sottolineare che le leggi se vogliono essere efficaci non possono contenere decine e decine di articoli. Ho apprezzato lo sforzo che sicuramente ha fatto la Commissione competente, però la capacità secondo me del legislatore si distingue in vari ambiti e tra questi non può mancare la capacità e l’abilità quando si legifera di contenere tutto (capisco che l’argomento è importante, complesso, molto articolato) non dico in pochi articoli, ma sicuramente non in una proposta di legge di 60 articoli che sono veramente tanti, se tali rimarranno fino alla fine. Non ho nascosto anche un’altra perplessità, oltre a quella di vedere questa proposta di legge poco british, cioè molto corposa. L’altra perplessità è su una serie (circa 40) di emendamenti presentati sempre da chi ha presentato la legge. Ho dato una scorsa veloce e mi sono sembrati emendamenti anche di sostanza, quindi trovo abbastanza singolare che chi prepara, lavora e presenta una proposta di legge, poi il giorno prima dell’arrivo in Aula per la discussione presenta decine e decine di emendamenti, che mi sembrano di sostanza, e che quindi vanno non dico a stravolgere, ma a fare delle modifiche sostanziali. Entrando poi nel merito della proposta di legge a parte la relazione, il testo non indica alcuna azione in merito rispetto al tema fondamentale dell’integrazione, educazione e istruzione. E lo si nota scorrendo l’articolato, dove ci sono a mio modo di vedere troppe lacune. In tal senso ho presentato una serie di emendamenti migliorativi. Quindi io sarei per rivedere questo testo. Secondo me, un nuovo confronto potrebbe colmare alcune mancanze e cambiare in meglio la norma finale da approvare. Bisogna approvare una legge più sintetica, perché ci sono troppi articoli, alcuni dei quali ritengo si possano eliminare, cosi da rendere più snella, e quindi maggiormente efficace e in definitiva migliore una legge che interessa da vicino tantissime famiglie della nostra regione.