“Ho presentato un’interrogazione e richiesto un’audizione con l’Assessore Regionale alla Sanità Alessio D’Amato, il Direttore Generale della ASL RM2 Giorgio Casati e il direttore sanitario dell’ospedale Sant’Eugenio Ermete Gallo per avere chiarimenti in merito alla politica di depotenziamento dell’ospedale Sant’Eugenio da anni portata avanti dalla Regione Lazio.” Lo dichiara il consigliere regionale FDI Massimiliano Maselli. “Nel corso degli anni la Regione Lazio ha attuato una politica fatta di decisioni il cui scopo è stato quello di depotenziare e quindi smantellare progressivamente il Sant’Eugenio, eliminando prestazioni e servizi attraverso una vera e propria azione di declassamento dell’intera struttura. Nel corso del tempo, infatti, sono stati chiusi parecchi reparti, trasferiti medici in altre strutture ospedaliere e altri sono andati in pensione senza un adeguato ricambio e senza che venisse attuata una politica di potenziamento della medicina sul territorio. Solo per rimanere ai nostri giorni sono da registrare la chiusura della medicina nucleare e dell’oncologia, la senologia istituita da poco tempo ma con gli oncologi che vengono dall’ospedale Pertini, la mancanza di tecnici radiologici e di laboratorio, le carenze del Pronto Soccorso. Le cucine e la mensa sono state chiuse e i pasti che vengono distribuiti ai pazienti e agli operatori sanitari arrivano addirittura dall’ospedale Pertini, cioè dalla parte opposta della città. Tutto questo all’interno di una struttura ospedaliera che copre un territorio con un bacino di utenza assai vasto e che fa parte di un quadrante della città in continua espansione urbanistica. Bisogna porre fine – conclude Maselli – a questa politica di depotenziamento dell’Ospedale Sant’Eugenio e garantirne la piena operatività e funzionalità.”