“Fdi ha espresso voto contrario alla Legge che istituisce gli Enti di Governo degli Ato. E’ questo un provvedimento tardivo, emanato a quasi dieci anni di distanza dal primo insediamento di Zingaretti, che non apporterà alcun contributo fattivo alla soluzione dell’emergenza rifiuti a Roma e nel Lazio. Dopo un decennio d’inerzia, il Presidente della Regione ha forzato la mano per portare rapidamente in Aula il testo, senza consentire il necessario approfondimento in Commissione Rifiuti, senza ascoltare Comuni ed Enti Locali, addirittura spostando il tema in Commissione Bilancio a seguito di forti contrasti in seno alla maggioranza. La fretta con cui è stata approvata denuncia la funzione elettorale di questa normativa e c’è il concreto timore che i Consigli Direttivi degli Ato siano l’approdo di tanti non eletti o non candidati”. Lo scrivono in un comunicato i consiglieri regionali del Lazio di Fdi. “La Giunta Pd-M5s – proseguono – sa bene che i tempi di attuazione saranno molto lunghi, che le risorse stanziate sono insufficienti ed i costi andranno a gravare sulla Tari, che gli Egato resteranno una scatola vuota come il Piano Rifiuti Regionale, basato su percentuali di raccolta differenziata illusorie, sconfessato dal sindaco Gualtieri e dal Governo anche esso a trazione Pd-M5s. Dopo essersi sottratto a qualsiasi scelta sia sugli impianti che sulla loro ubicazione, così come sulle politiche di riduzione e riciclaggio dei rifiuti, dopo essersi nascosto nello stucchevole rimpallo con Roma Capitale a guida Raggi, Zingaretti chiude la sua esperienza di governatore presentando un testo irricevibile, per tentare di uscire dall’angolo delle responsabilità sia del dispendio di pubblico denaro per smaltire i rifiuti fuori regione, che del degrado ambientale prodotto dalla immondizia non raccolta”.