Il consigliere regionale del Lazio, Massimiliano Maselli, di Fratelli d’Italia, in una nota dichiara: “È vero che la politica è chiamata a dare risposte ai problemi dei cittadini ma ciò deve avvenire sempre e comunque nel rispetto della legalità e delle regole. Non comprendo quindi – aggiunge Maselli – la soddisfazione di chi, come il consigliere Paolo Ciani, sostiene addirittura che lo sgombero del palazzo di viale delle Province occupato dal 2012 sia la strada giusta da seguire per rispondere all’emergenza abitativa.
Per chi sia in consiglio comunale che regionale si professa esperto di politiche socio-sanitarie e abitative (oltre ad essere impegnato nel mondo dell’associazionismo) la soluzione sarebbe quella di occupare abusivamente un appartamento così prima o poi un alloggio viene assegnato, in barba alle graduatorie e a chi è in attesa da anni e legittimamente di una casa popolare. Si dice poi che lo sgombero delle circa 150 famiglie presenti sia avvenuto pacificamente e senza problemi di ordine pubblico. E ci mancherebbe. Più che di sgombero – sottolinea il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – si dovrebbe parlare di un trasloco, perché gli occupanti abusivi sono stati ricollocati in vari appartamenti sparsi su tutta la città.
Quanto avvenuto è un fatto grave, che rappresenta un segnale assolutamente sbagliato e che non dovrebbe avere l’approvazione da chi si vanta di essere a capo di un movimento solidale. In sostanza si premia chi occupa, dando una corsia preferenziale a chi sta nell’illegalità, mentre chi rispetta la legge viene scavalcato nelle graduatorie. Quello che serve per affrontare l’emergenza abitativa è una profonda riforma dell’edilizia residenziale pubblica, per garantire una casa a chi ne ha diritto, sempre nel rispetto della legalità. Sono d’accordo con il consigliere capitolino di Fd’I De Priamo quando afferma che la Giunta Gualtieri ha ormai gettato la maschera sulla volontà di sanare le occupazioni e favorire chi per anni ha occupato illegalmente un immobile pubblico”, conclude Maselli.