Fonte: redattoresociale.it
La Regione Lazio ha sottoscritto lo schema di accordo, siglato tra la stessa regione, la Asl Roma 2, il Policlinico di Tor Vergata, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Roma Capitale e il VI municipio. L’intesa ha come obiettivo il potenziamento e la realizzazione di un sistema integrato di assistenza sociale e sanitaria sul territorio
La Regione Lazio, su proposta del presidente, Francesco Rocca, e dell’assessore ai Servizi sociali, alla Disabilità, al Terzo settore e ai Servizi alla persona, Massimiliano Maselli, ha sottoscritto lo schema di “Accordo quadro per la realizzazione di sperimentazioni per la riforma dell’assistenza territoriale e domiciliare mirata alla popolazione anziana”.
L’accordo, siglato tra la Regione Lazio, la Asl Roma 2, il Policlinico di Tor Vergata, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Roma Capitale e il VI municipio, ha come obiettivo il potenziamento e la realizzazione di un sistema integrato di assistenza sociale e sanitaria sul territorio, con un’attenzione particolare rivolta agli anziani, come stabilito dalla Legge 33/2023. Grazie a questa iniziativa, sperimentale e della durata di due anni con possibilità di rinnovo, le parti si impegnano a ridurre il carico sulle strutture di pronto soccorso e sugli ospedali, migliorando così l’efficienza della spesa pubblica attraverso interventi di prevenzione e monitoraggio.
Il progetto, denominato “Anchise”, sarà realizzato nel VI Municipio di Roma Capitale, sotto la competenza della ASL Roma 2. L’iniziativa rappresenta un passo importante verso una riforma dell’assistenza territoriale, mettendo al centro la salute e il benessere degli anziani attraverso un approccio innovativo e integrato.
Il Presidente Rocca ha dichiarato: “Da oltre 35 anni sono attivo nel sociale e la tematica mi è molto cara. La mia fortuna, come presidente della Regione, è quella di avere un assessore come Massimiliano Maselli che mi ha sempre anticipato e facilitato il lavoro, soprattutto per un tema come quello della fragilità sociale che mi sta particolarmente a cuore. Questa sperimentazione è un inizio: attraverso essa lanciamo un messaggio di positività. Come tutti gli inizi, però, può avere degli inciampi, ma la seguiremo attentamente per il potenziale enorme che ha. Siamo un Paese e una regione che, purtroppo, hanno dimenticato gli anziani e dobbiamo porvi rimedio. Abbiamo fatto finta di non vedere che la nostra è una popolazione sempre più vecchia. È giunto il momento di prenderci carico di loro. È un dovere. Speriamo che nel Lazio nasca un modello che può essere replicato altrove”.
Per l’assessore Maselli si tratta di “un esempio chiaro e netto di vera integrazione socio sanitaria. Con la legge 33 abbiamo una grande riforma, che ci permette di prendere in carco tutte le persone over 65 fragili e fragilissime e gli over 80 a prescindere dalla fragilità. Una legge che prevede le sperimentazioni e il Lazio sarà la prima a metterla in campo, in un territorio circoscritto dove ci sono fragilità come il Municipio VI. Sono sicuro che alla fine del biennio di sperimentazione avremo grandi risultati”.
Il viceministro Bellucci ha sottolineato: “Tante persone di buona volontà si sono attivate per approvare in tempi record la legge 33 del 2023 ‘Riforma Anziani’, mettendo al centro la persona e accantonando le differenze di colore politico. Quella degli over 65 è, infatti, un’età piena di vita, ma dobbiamo dargli la possibilità di esprimersi. Ringrazio la Regione Lazio, il Comune di Roma e tutte le parti in causa per questa sperimentazione nel Municipio VI, perché la tematica legata agli anziani deve essere obiettivo di pacificazione sociale e non di scontro politico. Questa sperimentazione è una grande opportunità per mettere in pratica la legge 33 del 2023. Solo così potremmo dire grazie ai nostri anziani per tutto quello che hanno fatto e fanno tuttora per noi”.Monsignor Paglia ha ringraziato la Regione Lazio “per essere la prima a sperimentare la legge 33 del 2023, che è di fondamentale importanza, visto che in Italia gli over 65 e 80 sono e saranno sempre di più». Ringraziamenti ai quali si è aggiunta anche Funari, che ha sottolineato: «Il nostro è un lavoro condiviso per il bene comune. Una legge che mette al centro un aspetto che dobbiamo portare avanti: la cura dei nostri anziani, soprattutto i più fragili”.