Stamani mi sono recato presso la Cartiera di Villa Adriana, a Tivoli, dove viene smaltita tutta la carta che viene raccolta a Roma. E’ stata una visita molto istruttiva perché ho potuto vedere da vicino come funziona il ciclo produttivo di una cartiera. Quando arrivano le ecoballe di carta ed inizia il processo per la loro lavorazione e trasformazione, che si svolge attraverso diverse fasi, ciò che rallenta fortemente il lavoro è il fatto che nella carta si trova un po’ di tutto, dalla plastica al rame, dal ferro al vetro. Come mi è stato riferito, su un consumo totale giornaliero di 250 tonnellate di materia prima, ci sono 2-3 tonnellate di altri composti da scartare. Si complica così di molto il processo produttivo e i tempi per la lavorazione si allungano a dismisura. Per questo è importante da parte nostra, cioè di tutti i cittadini, fare il nostro dovere. Ossia una corretta raccolta differenziata. La carta va gettata negli appositi contenitori , evitando di confonderla con altri materiali. In questo modo il ciclo produttivo sarà più efficiente, rapido e con costi ridotti. E’ chiaro e non c’è dubbio che ci vogliono nuovi impianti per lo smaltimento dei rifiuti, ma la visita di oggi mi ha confermato che con un po’ più di attenzione e di senso civico possiamo contribuire al miglioramento della situazione. Altra problematica che è poi emersa nel corso della visita è quella dello smaltimento dei rifiuti industriali, perché la Cartiera di Villa Adriana, come tante altre aziende presenti sul territorio della nostra regione, lamenta la mancanza di impianti in grado di smaltire i propri rifiuti con il rischio di trovarsi costretta a dover fermare la produzione.