L’assessore alla Sanità Alessio D’Amato ha confermato la volontà di realizzare in almeno mille giorni un nuovo polo ospedaliero sulla Tiburtina, tra Guidonia e Tivoli. La costruzione di nuove strutture ospedaliere vista in una prospettiva futura può essere anche una buona notizia, ma nell’immediato bisogna pensare a migliorare e potenziare le realtà già esistenti. Mi riferisco, per quanto riguarda il quadrante est della provincia di Roma, al progetto della Casa della Salute di Palombara Sabina che deve essere ancora finanziato per la realizzazione di importanti lavori di ristrutturazione e dove la maggior parte dei servizi non sono stati ancora attivati. Mi riferisco inoltre al Policlinico Tor Vergata dove ben 7 piani della torre 8 sono vuoti e inutilizzati, lasciando così scoperto un quadrante ad alta densità di popolazione dove manca oltre un terzo dei posti letto previsti dagli standard nazionali. Quindi prima di pensare a costruire nuovi ospedali, con coperture finanziarie ancora da definire, con il rischio quindi di tempi biblici per la loro realizzazione (ci sono voluti quasi 10 anni, altro che 3, per la conclusione dei lavori del nuovo ospedale dei Castelli), pensiamo prima a far funzionare bene quello che già c’è.