Il collegato approvato in consiglio regionale è stato portato avanti in maniera sciatta e scomposta, con la solita forzatura del maxi subemendamento che ha di fatto tagliato le gambe alla discussione e al confronto. L’emergenza abitativa è un tema molto serio da affrontare, che richiede una grande riforma delle politiche abitative e investimenti importanti per dare risposte efficaci alle fasce di cittadini più deboli. Invece si va avanti con norme assai discutibili infilate nel ‘collegato’, come quella che di fatto istituzionalizza l’occupazione abusiva. Quando infatti viene stabilito che le Asp (le vecchie Ipab) possono riservare una quota non superiore al 15 per cento del proprio patrimonio immobiliare disponibile a chi non è in possesso dei titoli per accedervi e che i comuni e le Ater possono assegnare di un ulteriore 10 per cento gli alloggi da destinare sempre a chi non ne ha diritto, Zingaretti sta implicitamente legalizzando chi occupa una casa, un appartamento, uno stabile. Alla faccia della legalità! Invece di mettere i comuni nelle condizioni di acquistare nuovi alloggi per dare risposte all’emergenza abitativa si segue la strada della sanatoria calpestando i diritti di chi legittimamente aspetta di avere un alloggio. Altrettanto grave è la norma sempre inserita nel ‘collegato’ che dà mandato all’Ater di ‘svendere’ il patrimonio di pregio ai conduttori con sconti inauditi, fino al del 30 per cento del proprio valore che può aumentare di un ulteriore 20 per cento nel caso in cui ci siano stati lavori di ristrutturazione. Quindi, in pratica, un immobile del valore di 300mila euro potrebbe essere ceduto, direi regalato, al conduttore per 150mila euro, cioè con un 50% in meno rispetto al proprio valore. E’ assurdo. Questo significa svendere il patrimonio Ater.