“Il Rendiconto 2020 ha determinato uno stop a quelle politiche che si pensava potessero portare un risanamento. Come da noi ripetutamente segnalato, l’uso scorretto dell’extragettito derivante dalla pressione fiscale imposta dalla Amministrazione Zingaretti, che era ed è la più alta in Italia, ha determinato la bocciatura da parte della Corte dei Conti, così come del ricorso presentato dalla Regione Lazio. Con l’intento di ridurre il più possibile il contraccolpo sulle tasse già insostenibili per molte fasce sociali e imprese, Fdi ha
presentato un pacchetto di emendamenti mirati, alcuni dei quali che sono stati approvati dalla Pisana. Nello specifico, un fondo a sostegno della maternità, con stanziamento di cinquecentomila euro per l’accompagnamento alla nascita alle neo mamme con I.S.E.E. inferiore a trentamila euro; l’esclusione dalle
addizionali I.R.A.P. per le aziende del comparto Turismo agenzie di viaggio, tour operator, servizi di prenotazione, bus turistici; il rifinanziamento dei settori Moda e Fieristico; il rifinanziamento delle esenzioni dalle addizionali I.R.P.E.F. per le famiglie con uno o più componente disabile e per famiglie con più di tre figli; l’esenzione dalle addizionali I.R.P.E.F. per gli ultra settantenni con invalidità al 100%; il rifinanziamento dei fondi per la disabilità, per il sostegno ai pazienti affetti da malattie rare ad alta intensità di cura e per la promozione della Lingua dei Segni a favore di una maggiore accessibilità delle persone sorde. Tuttavia, queste scelte politiche, legislative e amministrative sono fortemente condizionate dall’aumento della tassazione nella nostra regione. Un incremento per imprese e cittadini che non può essere compensato dall’esenzione rappresentata dal cosiddetto bonus energia”. Così in un comunicato i consiglieri regionali del Lazio di Fdi.